Compagni di Cammino on air. Su Radio Francigena.

Il nostro cammino lo abbiamo raccontato in 7 puntate di Compagni di Cammino on air, una trasmissione realizzata da un gruppo di guide condotto da Luca Gianotti e diffusa ogni giorno su Radio Francigena, con interventi di guide, interviste a camminatori, musica e altro ancora… vi consigliamo di ascoltare il podcast, ci sembra che il risultato sia ricco e interessante!

La squadra

27 novembre 2016. Di saluti e bilanci

Saluti, abbracci e un gran magone. Davanti alla sede dell’Ostello Colombo di Santa Margherita ligure, stamane, non è stato facile dirsi “Allora, a presto, vienimi a trovare eh!”.

Eravamo in tanti a non voler uscire dal buco spazio-temporale di “Compagni di cammino”, da cui anche se sporchi, stanchi e con qualche muscolo indolenzito dalla fatica dei passi…è sempre difficile andar via. C’è chi è scoppiato in lacrime, chi invece ha trattenuto l’emozione dietro un sorriso, chi si è scambiato il contatto facebook e chi invece ha concluso, brindando con una buona birra. Ma nessuno proprio nessuno, è tornato come è partito. Perché “Compagni di cammino” è così. Si entra in un modo e si esce in un altro. Si va via più ricchi. Di amicizie, di scambi, di confronti, di sorrisi, di sguardi, di natura, di esperienza. Di bellezza. Perché lungo la strada abbiamo affiancato storie, racconti, emozioni, battute, ognuno appartenente a un compagno di cammino diverso. Quante voci, quante personalità diverse, quanti mondi hanno camminato a fianco a me. E ho ascoltato. Ho compreso. Ho condiviso. Ho raccontato. E ho rifatto il punto. Dove sono? Dove sto andando? Sono libero o non lo sono? Cosa manca nella mia vita? Sono felice?

Tutto questo sale dentro di noi, camminando, in un ribollire quasi vulcanico in cui si spurga quello che non serve e si rinasce. Si lasciano lì, lungo la strada, i pensieri inutili e si torna, alleggeriti, con una gioia profonda nel cuore e il desiderio di ricominciare.

Si torna con la voglia di voler difendere a tutti i costi quella consapevolezza, quel silenzio interiore, quella nitidezza che abbiamo percepito nel guardare la vita, nel momento esatto in cui respiravamo a pieni polmoni nei boschi.

Si torna con la voglia di voler dare maggiore spazio a quello che realmente desideriamo nella nostra vita.

Con la voglia di voler sempre avvicinare gli altri con quello spirito di conoscenza e curiosità che invece non sempre abbiamo.

Di voler vivere di più nella natura e meno nel consumismo. Perché abbiamo provato in questi giorni che anche con gli stessi pantaloni per giorni, sudati e con i capelli sporchi ci siamo sentiti in armonia con il mondo.

Riusciremo a difendere queste nuove consapevolezze, imbottigliati nel traffico o ticchettando, ingobbiti dietro lo schermo di un computer? Chi lo sa? Forse si, forse no o probabilmente solo per i primi tempi…e poi l’effetto svanirà, ma quel che è certo che non andrà via è una nuova certezza, da cui davvero non possiamo più prescindere: quella che, se mai ci dovessimo perdere nei vuoti di senso della vita, potremo sempre riprendere la strada e ripartire da lì, da quei passi del cammino, faticosi e condivisi, per ritrovarci ancora una volta.

Sabina Galandrini

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26 novembre. Torniamo con lo zaino pieno

Camogli è ancora in ombra alle 9 del mattino del 26 novembre. Le giornate sono corte, il sole sorge basso sul mare finalmente calmo. Siamo un numero imprecisato, 70 forse 80 persone che salgono sul battello per San Fruttuoso, zaini stipati ovunque, persone in piedi nel vento per non perdere un istante, un dettaglio, di quel paesaggio appena baciato dal sole. Siamo su un battello pieno di allegria, così diverso da altre precarie navi che solcano il Mediterraneo. Siamo fortunati, pronti a una giornata in cammino, l’ultima del nostro viaggio nel Tigullio.
Scendiamo a San Fruttuoso, ancora avvolta dall’ombra e dall’umidità della notte appena trascorsa. L’abbazia è un luogo silenzioso a novembre, chiusi bar e ristoranti, echeggiano solo le onde sulla piccola spiaggia di ciottoli.

Il sentiero è l’apoteosi della bellezza, con i corbezzoli ammantati di frutti rossi e arancio, di piccoli fiori candidi che la pioggia dei giorni scorsi ha fatto cadere a terra. Camminiamo su quel tappeto bianco, salendo sui gradini di roccia, all’ombra dei lecci. Il serpente di persone in cammino si snoda sui fianchi della montagna, si sfrangia, si ricompone. Sotto di noi il mare brilla al sole, sembra impossibile che stiamo per scendere su ripide creuze in uno dei luoghi più esclusivi del pianeta. A Portofino si arriva rasentando muri umidi di muschi e felci, e la famosa piazzetta è semideserta e già in ombra alle tre del pomeriggio. Chi si aspettava l’atmosfera frizzante e modaiola di un posto da vip sarà anche stato deluso, ma a quell’ora del primo pomeriggio di un sabato di novembre il porticciolo è cosa nostra, di gente sudata con gli zaini.

E la sera, a Santa Margherita, è festa aperta a tutti, e dove tutte le guide si raccontano, si discute di pellegrini, di gentilezza e di accoglienza. Si fa il bilancio di quattro giorni di cammino, tra pioggia e sole, sfidando gli allerta meteo. Ci chiediamo quale sia il valore aggiunto dell’esperienza del viaggio, quale lo spirito giusto con cui affrontare il cammino. Tante le risposte possibili. Non si può pensare di essere accolti senza a nostra volta accogliere, e il pensiero va a chi oggi è pellegrino davvero e fugge dalla guerra. Non si può crescere nel viaggio se si procede nella linea retta, proiettati verso la destinazione ultima – che sia Santiago, Roma o altro non importa – senza vivere il presente, senza vivere ogni singolo passo, senza contemplare uno dopo l’altro gli orizzonti che si presentano ai nostri occhi. Bisogna spogliarsi degli egoismi, confrontarci con chi ha meno, con chi è povero, per capire quanto siamo ricchi e fortunati. Bisogna partire con uno zaino leggero, perché al ritorno saranno stati i compagni di cammino a riempire quello zaino di preziosi beni immateriali.

Roberta Ferraris

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25 novembre. Ma cos’è il cammino?

Terzo giorno di cammino lungo la costa ligure con tappa tra Santa Margherita Ligure e Camogli. Attraversiamo per intero la riserva naturale di Portofino da est ad ovest, ne ammiriamo le bellezze paesaggistiche e l’affascinante storia naturale, ma abbiamo in testa una domanda di tutt’altro genere: siamo riusciti finalmente ad entrare nella dimensione del cammino o siamo ancora nella dimensione del percorso? È il tema che al centro all’incontro pomeridiano a Camogli, al termine del cammino, con Luca Gianotti, Luigi Nacci e il fondatore di Radio Francigena Alberto Pugnetti. Un percorso è un semplice spostamento tra due punti geografici in cui l’obiettivo principale è il raggiungimento della meta. Se vogliamo andare a Camogli, farlo a piedi è solo un’alternativa all’auto, al treno o a qualcos’altro. Dentro la dimensione del cammino, invece, raggiungere Camogli perde importanza e si punta l’attenzione sul cammino in sé. Il nostro interesse è il cammino e vorremmo che non finisse troppo presto, perché camminare diventa solo uno strumento del cammino.
Ma cosa è il cammino? Ai tanti compagni arrivati qui per Compagni di Cammino oggi offriamo questo spunto di riflessione fin dal raduno mattutino alla partenza. Luigi Nacci legge un suo inedito in cui descrive una condizione iniziale che può far da molla all’intraprendere un cammino. Siamo in una stanza buia e non abbiamo nessuna voglia di uscire anche se fuori ci sono colori e luci. Belle cartoline colorate così perfette da aver paura di entrare nella nostra stanza. Loro non entrano, noi non usciamo. Non usciamo perché non è di una vacanza che abbiamo bisogno, ma di di un pieno, non di un vuoto, non ci metteremmo nulla altrimenti a raggiungere un luogo qualsiasi in cui svuotare la mente. Non abbiamo bisogno di distrazioni dal pensiero. Quando le icone dello svago e del vuoto non ci servono e non ci attraggono più, è il momento in cui può essere utile prendere uno zaino, mettere dentro due o tre cose, e iniziare a camminare. In questo caso, il nostro spostamento sarà orizzontale, un percorso geografico, qualunque esso sia, ma soprattutto sarà anche un cammino con una componente verticale: un tema, una domanda, una ricerca, il pensiero. L’esigenza di contenuti profondi, il pieno piuttosto che il vuoto muove le nostre gambe. Il 2016 sta per finire ed stato dichiarato l’anno dei cammini, intesi, almeno all’inizio, come “spirituali” nell’accezione religiosa del termine. Ma i cammini non sono solo religiosi, ne esistono anche di laici e il dibattito su cosa sia o non sia un “cammino” è tutt’altro che concluso. Su alcuni elementi, però, sembra si possa convergere: il cammino deve avere un tema profondo. Che siano cammini di pellegrini, di viandanti, di pastori o di briganti, un cammino è tale se ha una memoria da tramandare, un messaggio leggibile, un contenuto univoco. Il nostro camminare è laico, non siamo una setta, non promettiamo e non cerchiamo paradisi, stiamo nel qui e ora, guidiamo e ci facciamo guidare, siamo “compagni di cammino” in cui il termine “compagno” ritorna al bel senso della condivisione del pane. Nel cammino cerchiamo, individualmente, un esercizio di approfondimento della nostra vita e non siamo pellegrini. I pellegrini del passato, di qualunque religione fossero, erano caratterizzati dalla fragilità, dalla dipendenza dalla bontà delle persone incontrate e oggi non è più così. A somigliare di più ai pellegrini di ieri sono i migranti clandestini di oggi. I migranti hanno preso poche loro cose e sono partiti, loro si, per un lungo cammino.

Giuseppe Ippolito

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24 novembre. Anche sotto la pioggia, si va!

Trasformare in parole questa giornata è cosa ardua: una giornata colma di emozioni, azioni, colori, odori.
Allerta gialla, arancione, rossa ad indicare il meteo in Liguria. Colori, cielo con mille sfumature, dal rosso dell’alba che forza le nuvole basse dello scirocco al nero intenso che arriva dall’Ovest. Piove e sotto l’acqua del cielo il gruppo in cerchio si prepara al cammino. Da Rapallo a Santa Margherita Ligure, visto il meteo, si è deciso di abbreviare il percorso: Claudio Solimano (guida del Parco di Portofino) ha condotto il gruppo sul vecchio itinerario delle torri costiere che, ai tempi dei Saraceni, servivano ad avvertire le popolazioni di questi luoghi.
Intorno colori dell’autunno e noi con i nostri. Sessanta variopinti camminatori, ognuno con la sua cerata colorata, ognuno con i copri zaino arcobaleno.
La carovana della varietà, della diversità che sotto la pioggia ha trovato anche il modo di comunicare. Ognuno di un luogo diverso della nostra Italia è riuscito a vivere con gioia questa giornata nata con l’allerta meteo.
Nel pomeriggio tutti ci siamo ritrovati nell’Ostello Colombo, occasione per le guide di presentarsi e presentare i loro programmi.
Alle 17.30, ospiti della sede del Parco di Portofino, abbiamo partecipato all’incontro dedicato al tema: “Terra Terra. Terra che resiste, Terra che vien giù”.
Sono intervenuti con grande passione e forza il direttore del Parco di Portofino Alberto Girani, Fabrizio Bottari del consorzio Quarantina che sta lavorando al progetto di un’agricoltura sostenibile, Massimiliano Rossi dell’UPM, Un Punto Macrobiotico, e terminando, Margherita Ermirio di Tu Quoque associazione che si occupa del ripristino del territorio delle Cinque Terre attraverso la ricostituzione dei muretti a secco con formazione attraverso campi nazionali e internazionali.
La serata è stata ingentilita dalla chitarra e dalla voce di Ori che ci ha proposto brani di rara suggestione.
Sono le 22.24 e nella mensa dell’ostello Colombo si muovono corpi danzanti al ritmo dei tamburi Sahrawi, Casertani e Modenesi.
Veramente una giornata strepitosa!
Buona notte e un pensiero di vicinanza e solidarietà a chi ora sta soffrendo i gravi effetti delle odierne esondazioni.

Peppe D’Amore

23 novembre 2016. Si parte!

Il primo giorno di Compagni di Cammino inizia oggi con partenza da Santa Margherita Ligure.
Salutiamo Angelo e Gina, che all’istituto Colombo ci hanno fatto sentire come a casa, e già alla stazione di Santa Margherita è una festa: facce nuove, ma anche tanti camminatori che hanno conosciuto la Compagnia in questi anni e ne hanno condiviso alcuni cammini. Arriviamo a Chiavari dopo un breve tratto in treno e, prima di imboccare il sentiero, ci riuniamo nel consueto cerchio pre-cammino. Visti così siamo davvero tantissimi, circa 60, e nei prossimi giorni aumenteremo ancora. In cerchio leggiamo alcune riflessioni sul camminare e, come sempre dice la guida Mauro Agliata, “Oggi è il 23 novembre 2016 e non ci sarà un altro 23 novembre 2016”.

Saliamo nel bosco e raggiungiamo il passo dell’Anchetta.
Da qui dominiamo il golfo del Tigullio: in basso Zoagli, di fronte la punta di Portofino, la chiesa di San Giorgio e poi, a salire, il profilo del promontorio. Questo è il posto giusto per contemplare il magnifico panorama e pranzare.
Proseguiamo nei boschi di castagno, da cui si aprono magnifici squarci sull’entroterra ligure e sul mare. Ora il sentiero è più dolce, arriviamo al santuario della Madonna di Montallegro e anche qui il panorama è magico. Ma già comincia la discesa su una bellissima mulattiera del XVII sec. che ci porta direttamente al centro di Rapallo.

Abbiamo percorso ben 13 chilometri, con un dislivello di 700 metri. Siamo sfiniti dalla strada, ma abbiamo iniziato a conoscere i nostri compagni di cammino, a “percepire” la strada, nella sua fatica ma anche nel suo potere terapeutico.

Arriviamo a Rapallo giusto in tempo per il nostro incontro pubblico che ha per tema «Educare alla Natura»:  apre il programma la cantautrice Ori, un’amante del camminare, specialmente nella modalità lenta. Nei suoi viaggi con la chitarra in spalla è sempre pronta a cogliere i momenti più suggestivi per farsi ispirare dall’aura dei luoghi che attraversa e per creare musica. Qui ci canta la Natura e con le sue note apre e chiude le belle parole e i magnifici interventi di Vittoria Brioschi, Antonio Portanova, Davide Capone, Tiziana e Federico e il nostro poeta Massimo Montanari.

Alberto Liberati

22 novembre 2016. Compagni di Cammino, un anno dopo

Eccoci di nuovo a Compagni di Cammino! Non sembra essere passato già un anno dalla scorsa edizione salentina della camminata-evento annuale della Compagnia, eppure siamo oggi a Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova, in partenza per una nuova avventura. Per tre giorni, qui, le guide e lo staff di CdC si sono incontrate per un confronto profondo sull’associazione, sul proprio lavoro, in uno scambio proficuo e intenso. Un’occasione preziosa di crescita collettiva per l’associazione tutta che permette anche alle guide di fermarsi per un attimo dai loro viaggi e vivere un momento di condivisione esperienziale che non manca di occasioni conviviali.

In questo clima già caldo, sono iniziati ad arrivare i primi partecipanti a Compagni di Cammino: ci siamo sciolti in abbracci e presentazioni tra vecchi e nuovi camminanti. Grazie all’accoglienza del nostro amico Carlo Capra, responsabile dell’ostello “Colombo” di Santa Margherita Ligure, lasciamo i bagagli  per andare alla presentazione di “Compagni di Cammino 2016” nella sala comunale. Qui, è stato presentato il programma e lo spirito del viaggio da Luca Gianotti, coordinatore e guida della Compagnia dei Cammini,  Franco Michieli, esploratore e scrittore, Carlo Capra, imprenditore sociale nel territorio e Massimo Montanari, guida asinara di CdC  e scrittore. Ad accogliere oltre 50 persone anche le istituzioni locali con il Sindaco Paolo Donadoni, nonché presidente del Parco di Portofino e dell’Assessore alla scuola e alle associazioni Beatrice Tassara. Un’occasione per mettere in evidenza come il camminare possa contribuire ad un risveglio di piccole e virtuose  economie locali e ad una crescita sostenibile.

Dopo i vari interventi, tutti a cena ad assaggiare le specialità locali: la focaccia ligure, la torta di riso, la farinata di ceci conditi dall’ottimo olio extravergine di oliva. Dopo aver preparato gli zaini, stasera si va a letto presto. Domani ci aspetta il primo giorno di cammino da Chiavari a Rapallo: il tempo non promette granché bene, ma comunque si va.

Mauro Agliata

Luca Gianotti, direttore della Compagnia dei Cammini; Franco Michieli, esploratore e scrittore; Carlo Capra, operatore del territorio

Franco Michieli; Carlo Capra; Massimo Montanari, guida e asinaro

Paolo Donadoni, Presidente del Parco e Sindaco di Santa Margherita; Luca Gianotti

Eccoci qua!

La squadra quasi al completo si prepara ad accogliere i compagni di cammino che, da domani mattina, ci seguiranno sui sentieri del promontorio di Portofino. L’appuntamento è per questa sera, martedì 22, alle 17.30, alla sala consiliare del comune di Santa Margherita Ligure.

La squadra

Data Luogo Incontro
Mar 22 nov Santa Margherita Ligure
Sala consiliare del Comune, Piazza Mazzini 46
COMPAGNI DI CAMMINO. IL VALORE ECONOMICO E SOCIALE DEI CAMMINI PER UN TERRITORIO
Conferenza stampa aperta al pubblico di lancio dell’iniziativa.
Con Luca Gianotti, direttore della Compagnia dei Cammini, il Presidente del Parco e Sindaco di Santa Margherita, Franco Michieli, esploratore e scrittore, ecc.

Programma completo Compagni di Cammino:
compagnidicammino.wordpress.com/litinerario/

Compagni di cammino… stiamo tornando!!!

Compagni di Cammino a Portofino 2016

Torna per il quarto anno la camminata evento Compagni di Cammino, ormai appuntamento immancabile di novembre.

Quest’anno sarà da martedì 22 a domenica 27 novembre. Primo ritrovo a Santa Margherita Ligure, secondo ritrovo a Chiavari la mattina dopo. Poi cammino che tocca Rapallo, Portofino, San Fruttuoso, e si conclude a Santa margherita Ligure sabato sera 26 novembre. Domenica mattina ripartenza.

Stessa formula degli altri anni: camminata gratuita senza spese a parte le strutture ricettive, ogni sera eventi, possibilità di camminare con quasi tutte le guide della compagnia dei Cammini, serate pubbliche dedicate a temi che ci stanno a cuore, come fu tra Emilia e Toscana, in Sicilia, in Salento…

Tenetevi liberi! A breve aggiornamenti e apertura iscrizioni (non chiamate ora perché è troppo presto!).

Keep calm and stiamo tornando

Compagni di Cammino 2016 Portofino

Compagni di cammino 2016 Portofino Camminata delle guide Novembre 2016 - la compagnia dei Cammini

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